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I colloqui di consulenza e di sostegno psicologico sono utili ad adolescenti o adulti che stanno attraversando un disagio rispetto ad una situazione specifica.

Li consiglio a persone con sintomatologia lieve o assente, che tipicamente hanno già provato con le proprie forze (o chiedendo consiglio a persone vicine a sé) a trovare una soluzione o ad uscire da uno stallo, senza riuscirci.

Il mio lavoro consiste nell’agevolare la persona ad inquadrare diversamente il problema, nell’aiutarla a prendere consapevolezza e fiducia riguardo le proprie risorse (o stimolarla a cercarne di nuove) e nel sostenerla emotivamente nel difficile momento del presente e del passo verso il futuro.

Svolgo questo tipo di lavoro avendo ben solidi i principi della psicologia umanistica, che hanno costituito la mia prima formazione: autenticità, empatia ed accettazione incondizionata dell’altro.

Alcuni esempi:

  • Difficoltà nelle relazioni affettive o gestione della fine di un rapporto sentimentale.
  • Gestione psicoeducativa dei figli.
  • Orientamento scolastico, professionale o incertezze nel cambio di lavoro.
  • Elaborazione di un lutto avvenuto o imminente.

I colloqui di sostegno possono essere già risolutivi con una singola seduta o, comunque, con un limitato numero di incontri.

La Psicoterapia è un processo di cambiamento con cui la persona ritrova lo stato di benessere smarrito.

Suggerisco questo percorso a coloro che stanno vivendo un malessere psicologico, sociale e relazionale, a prescindere che sia esso venga o meno espresso con sintomi e sia o meno conseguente ad uno specifico evento.

L’obiettivo della psicoterapia, secondo il mio modello di riferimento, NON è solo analizzare tutti gli eventi del passato della persona per capire come influenzano il presente.

Lo scopo terapeutico è raggiungere gli obiettivi che si concordano all’inizio del percorso, costruendo un vero e proprio progetto terapeutico. A questo proposito occorre:

  • effettuare un’anamnesi iniziale per comprendere le cause del malessere;
  • lavorare su quei Funzionamenti di Fondo della persona che nel corso della sua vita hanno subito delle alterazioni e che nel presente provocano sintomi e sofferenza;
  • recuperare, rinforzare, accrescere e promuovere le risorse positive personali poco o nulla utilizzate.

La psicoterapia, in particolare così impostata, offre tappe e tempi ben comprensibili (senza cadere in interminabili percorsi negli anni), portando un cambiamento duraturo e stabile nel tempo.

Anche in età infantile si possono sviluppare specifiche sintomatologie o manifestare comportamenti disfunzionali.

Entrambi sono indici di una situazione di malessere che i bambini stanno passando. La Psicoterapia con i bambini, generalmente, coinvolge i genitori in primis o la famiglia in generale visto che in tantissimi casi i sintomi e i comportamenti espressi dai piccoli sono l’espressione di una situazione di tensione o di malessere che il bambino percepisce attorno a se.

In altri casi, invece, la problematica potrebbe essere strutturata dentro al bambino e in questo caso è necessaria di una diagnosi specifica.

Dal punto di vista psicologico, l’adolescenza non è semplicemente un periodo di passaggio tra infanzia ed età adulta, una linea continua dove gli atteggiamenti del bambino sfumano gradualmente verso quelli dell’adulto.

L’adolescenza va considerata come un periodo specifico, con una configurazione tipica di pensieri, bisogni, emozioni, risposte fisiologiche e un modo di funzionare che produce comportamenti caratteristici.

Per questo motivo, intervenire con la psicoterapia in adolescenza richiede non solo una metodologia adeguata, ma anche una conoscenza ed un’attenzione specifica che ho avuto modo di coltivare durante la mia lunga esperienza di psicologo scolastico presso Istituti Secondari (medie e superiori).

Per effettuare la psicoterapia in infanzia e adolescenza occorrono:

  • colloquio di valutazione iniziale da fare con entrambi i genitori;
  • 3/4 incontri di valutazione;
  • incontro di restituzione e accordo sugli obiettivi terapeutici con i genitori.

L’allenamento mentale (o mental training) comprende tutte quelle tecniche mentali, emotive e fisiologiche che aiutano lo sportivo ad aumentare la propria performance o il grado di piacere nell’attività che intraprendono.

Purtroppo assistiamo ad una sempre più frequente offerta sul mercato di interventi superficiali, poco scientifici o solo motivazionali, offerti da personaggi di dubbia competenza.

Anche per questo, insieme ai colleghi del Gruppo Eljos, dopo anni di lavoro sul campo, a stretto contatto con atleti professionisti, abbiamo elaborato una metodologia che supera diverse criticità di molti modelli utilizzati in passato e permette di avere dei risultati profondi e duraturi nella performance dell’atleta.

Applicando la nostra originale Psicologia del Potenziamento all’ambito sportivo, abbiamo creato un Mental Training Integrato, un modello che:

  • ha alle spalle una solida teoria della tecnica (la Psicologia Funzionale);
  • è scientifico e oggettivabile tramite raccolta dati;
  • lavora sui Funzionamenti di Fondo dell’atleta, concetto innovativo e irrinunciabile per il raggiungimento della top-performance e per la valorizzazione piena del talento;
  • non è paragonabile o assimilabile a nessun altro modello di mental training esistente.

Trattamento dello Stress Cronico o di patologie stress-correlate

Il fenomeno dello stress è sempre stato molto sottovalutato in ambito medico. Oggi sappiamo bene che lo stress si distingue in due categorie: quello positivo e passeggero chiamato Eustress e quello negativo, lo Stress Cronico, denominato Distress.

Le conoscenze moderne hanno dimostrato come una condizione di Stress Cronico possa portare nelle persone una sintomatologia ben specifica (tachicardia, ansia, mal di testa, insonnia, disturbi digestivi, confusione mentale, irrequietezza ecc.) compromettendo la nostra qualità di vita e le nostre relazioni, fino addirittura ad essere l’apripista per malattie gravi.

I ritmi frenetici in cui viviamo oggi, le mille preoccupazioni, le continue situazioni a cui far fronte sono il perfetto terreno su cui lo Stress Cronico cresce.

Stress ed eventi stressanti fanno parte integrante delle nostre vite. Questo non deve spaventare: il nostro organismo è programmato per reagire positivamente e in maniera benefica alla maggior parte di essi.

Tuttavia può accadere di non riuscire a volte a far fronte agli stimoli stressanti. In questo caso si sperimenta una crescente fatica e contemporaneamente si altera la capacità di recuperare, fino a che la persona sviluppa uno stress cronico e non è più in grado di ritrovare il suo naturale stato di benessere di fondo.

Quando parlo di reazione ed adattamento non intendo solo in termini psicologici (pensieri, emozioni, comportamenti), ma anche in termini fisici, con chiara e caratteristica sintomatologia a carico del sistema nervoso vegetativo, del sistema endocrino e del sistema immunitario.

Alcuni esempi di sintomi da stress cronico:

  • tachicardia e sudorazione
  • ansia e stato di allarme
  • mal di testa
  • disturbi digestivi
  • insonnia
  • irritabilità- irrequietezza
  • pensieri ripetitivi e scarsa concentrazione

Grazie alla Metodologia Funzionale Antistress® si interviene su questi elementi psico-biologici dell’organismo, con l’obiettivo non di un rilassamento temporaneo, ma di una profonda modificazione e ricostruzione dei meccanismi e dei Funzionamenti che proteggono dallo stress. 

L’MFA è un trattamento BREVE dove in 10-12 incontri (in media) vi è la totale regressione dei sintomi e si ripristina totalmente lo stato di benessere.

La Psicologia del Potenziamento ha come obiettivo l’incremento delle risorse personali ed è rivolta a chiunque desideri accrescere o acquisire nuove abilità per elevare il livello di performance individuale.

La Psicologia del Potenziamento è un modello di psicologia applicata. Le psicologie applicate sono l’attuazione sul campo delle psicologie teoriche ed intervengono direttamente nella vita reale, per risolverne i problemi o migliorarne la qualità

Che cos’è la Psicologia del Potenziamento?

È un approccio scientifico per l’ottimizzazione dei Funzionamenti di Fondo dell’atleta, che sono caratteristiche concettualmente innovative e irrinunciabili per il raggiungimento della top-performance e perla valorizzazione piena del talento.

Perché abbiamo creato questa metodologia?

Per lavorare su una vera e propria personalità dello sportivo, attraverso quella che ci piace definire la Psicologia del Potenziamento.

In cosa consiste la metodologia?

Possiamo definire il nostro metodo come un modello multidimensionale e circolare che si avvale di tecniche specifiche, strumentazione sperimentata ed efficace e di una teoria scientifica di riferimento.

Che cosa permette di fare, nella pratica?

  • Potenziare i Funzionamenti di Fondo dello sportivo
  • Incrementare le capacità mentali e corporee
  • Personalizzare il processo in base a obiettivi e caratteristiche specifiche
  • Consolidare la consapevolezza di sé stesso, dei punti di forza e delle criticità
  • Evitare di dissipare il talento individuale

Quali sono i principi guida ed i valori aggiunti del modello?

  • L’organicità dell’approccio: l’intervento è innovativo perché accresce l’atleta, tramite un lavoro integrato che ottimizza tutti i piani di Funzionamento della sua persona (cognitivo, emotivo, muscolare-posturale e fisiologico).
  • La solida base scientifica, che deriva dalla Psicologia Funzionale (oggi chiamata Neo-Funzionalismo).
  • L’oggettivazione dei dati e del processo: le fasi ed i risultati conseguiti sono costantemente monitorabili e permettono all’atleta di avere un riscontro continuo dei propri miglioramenti.
  • La Psicologia del Potenziamento: è un approccio che porta l’atleta ad una autonomia nell’utilizzo di tutte le capacità apprese e che gli permette di reagire abilmente nei momenti di difficoltà.

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